• Approfondimenti

    E tu che piede sei?

    Fin dall’antichità, in quasi tutte le culture, i 4 elementi sono stati considerati costitutivi del mondo e si riteneva che ogni cosa visibile fosse ottenuta dalla combinazione alchemica di aria, acqua, terra e fuoco.

    i 4 elementi costitutivi del mondo

    Aria, acqua, terra e fuoco sono sempre in equilibrio dinamico, si sostengono e si regolano a vicenda, coesistendo in modo fluido e armonico, con continui adattamenti in risposta alle fasi della vita e alle circostanze.

    Ogni organismo vivente, vegetale e animale, è composto da tutti gli elementi che ne determinano le caratteristiche, in base a rapporti quantitativi e qualitativi.

    Il piede secondo i quattro elementi

    Anche nel piede coesistono tutti e quattro gli elementi ed ognuno è rappresentato in un’area specifica: l’aria è rappresentata dalle dita, il fuoco dalla zona dei metatarsi, l’acqua si esprime sul tarso e la terra su tallone e caviglia.

    Quando le quattro fasce del piede sono di uguale grandezza siamo di fronte ad una condizione di equilibrio tra gli elementi.

    Nella maggior parte di noi, però le zone dei vari elementi si presentano con disuguaglianze più o meno ampie che evidenziano la predominanza di un elemento sugli altri.

    I quattro elementi e la forma del piede

    La predominanza di Terra, Acqua, Fuoco o Aria a sua volta indica un particolare profilo fisico ed emotivo.

    Dato che ogni elemento si presenta con caratteristiche precise ed evidenti, l’analisi si effettua individuando prima di tutto le qualità strutturali: tipo di ossatura e forma del piede non cambiano nel tempo e definiscono tipologia, potenzialità e predisposizioni di un individuo.

    Iniziamo analizzando il piede terra.

    Il piede terra

    Nel piede terra, la zona dei metatarsi e il tallone hanno quasi la stessa dimensione e questo conferisce alla pianta del piede una forma piuttosto squadrata.

    L’elemento Terra è caratterizzato da un’energia densa, pesante: è solido, ha una forma, è stabile, lento, poco dinamico.

    Alla Terra è collegato tutto ciò che è duro e pesante, che produce materia e peso. E fa parte della sfera Terra ciò che si radica, ciò che sostiene, ciò che dà forma e che contiene, ciò che assorbe e che nutre.

    Riflesso nella personalità, chi ha l’elemento terra predominante è autonomo, responsabile, affidabile, con un forte senso di identità e di appartenenza; è abitudinario, pratico, concreto, ordinato e preciso.

    In equilibrio la persona-terra è affidabile, responsabile, ci si può contare e porta a buon fine qualsiasi compito le venga affidato.

    In disequilibrio è pessimista, pesante, rigida e talora arida. Tende alla pigrizia, all’inerzia e fa resistenza ai cambiamenti.

    Ti sei riconosciuta? faccelo sapere nei commenti!

  • Leggere noi stessi attraverso il piede
    Approfondimenti

    Riflessologia: la “lettura” del piede mi ha aperto un mondo

    Ho iniziato a fare reflessologia plantare nel 2020, durante il mio primo anno in Accademia di Naturopatia a Milano.

    La “lettura” del piede è stata una scoperta incredibile che mi ha aperto un mondo: il piede racconta come siamo fatti, il nostro comportamento remoto ed attuale.

    La reflessologia plantare agisce, a livello generale, sul sistema nervoso, endocrino, immunitario e circolatorio, portando a un riequilibrato profondo e globale.

    Il trattamento dei vari punti, correlati a precise parti del corpo, attiva reazioni di riequilibrio che possono essere di sedazione o stimolazione, effetti che vedo tuttora sulle persone che tratto.

    Il trattamento reflessologico della stimolazione del sistema nervoso ha un effetto sul sistema nervoso centrale, periferico e autonomo.

    Il trattamento reflessologico del sistema endocrino stimola le ghiandole endocrine.

    Considerato che i nervi costituiscono il sistema elettrico del corpo e le ghiandole endocrine rappresentano quello chimico, agendo sul riequilibrio del sistema nervoso, attraverso la riflessologia plantare influenziamo quello endocrino e a sua volta anche il sistema immunitario.

    Nella pratica, il trattamento reflessologico della circolazione sanguigna e linfatica è un massaggio che viene effettuato sulla pianta del piede e migliorando l’irrorazione e quindi la circolazione del sangue, apporta nutrienti e ossigeno e asporta anidride carbonica e tossine.

    Non potevo che esserne affascinata: ho sempre odiato i miei piedi rovinati dalle scarpette da punta, ma dopo aver scoperto la reflessologia li ho “guardati” in modo diverso.

    leggerci attraverso il piede

    Ti consiglio di prestare attenzione ai tuoi piedi, potresti essere un piede Terra, Fuoco, Aria, Acqua. Io sono Aria…

  • Nicoletta - Olos: gestire lo stress con un corretto stile di vita
    Approfondimenti

    Stress: cos’è e come gestirlo

    Quante volte ci capita di utilizzare la parola stress? Molte, perché è un termine diffusissimo e spesso abusato.

    Con stress nel linguaggio di tutti i giorni ci si riferisce a uno stato più o meno generale di stanchezza e/o fastidio; nell’ambito scientifico invece lo stress corrisponde ad una sindrome ben collocata e definita. Cominciamo quindi con l’inquadrarlo in maniera corretta.

    Oggi, a soffrire di stress sono in tanti. I sintomi più comuni sono: carenza di energia, stanchezza continua, poca concentrazione, mancanza di motivazione, apatia. E sbagliando, si ricorre a cibi ricchi di zucchero, caffè, cioccolato, biscotti per affrontare la situazione.

    Nicoletta - Olos: gestire lo stress con un corretto stile di vita

    In realtà esiste uno stress buono, un momento positivo che offre una possibilità di crescita ed è totalmente diverso dal distress o stress cronico, che, nel tempo, porta alla manifestazione di debolezze costituzionali nell’individuo oltre ad accelerarne l’invecchiamento.

    In quest’ultimo caso i consigli per affrontare al meglio la condizione di stress riguardano principalmente lo stile di vita e l’alimentazione.

    Continua a seguirmi!

  • Nicoletta _ Olos: io e la danza
    Approfondimenti

    Io e la Danza Classica

    Penso e credo che ognuno di noi sia su questa Terra per un motivo ben preciso, il mio è stato, è e sarà questo: approcciarsi alla vita a braccia aperte ed aspettare chi busserà al mio cuore offrendo bellezza in qualsiasi sua forma.

    sono sempre stata mentalmente libera

    Sono stata una bambina, una ragazza e oggi sono una Donna mentalmente libera: non mi piace seguire una moda, un modo di essere, uno stile di vita già confezionato. Rifiuto tutto quello che mi può condizionare perché “ho bisogno” di essere pronta ad accogliere il bello che la vita mi vuole donare.

    Secondo gli Stoici, una scuola filosofica nata in Grecia intorno al IV sec a.C.,

    “Il destino è definito come una forza invisibile che spinge le persone ad agire in un certo modo: un po’ come il vento, che non puoi vedere, ma riesci comunque a percepirne la forza quando fa muovere le foglie sugli alberi”.

    Ecco il mio vento, quello che mi fa vibrare, sono le emozioni positive.

    Non vi nascondo che non è facile affrontare la vita con questo mio modo di essere perché sono sempre affascinata da tutto ciò che mi fa stare bene e quindi vorrei fare tantissime cose, appassionarmi a tutto e a dedicarmi a mille interessi, ma è la mia natura e se non la assecondo è come se mi opponessi al motivo per il quale sono nata.

    Una delle passioni che mi fa vibrare da sempre, è sicuramente la danza. Il mio sogno (e siamo in tante) era quello di diventare una ballerina classica e questa sembrerebbe una frase abbastanza scontata: la differenza è che io ne ho fatto una filosofia di vita. Perché io non inseguo i miei sogni, ma faccio sì che siano loro a inseguire me.

    La Danza mi ha rapito per la sua eleganza, perché è una forma artistica pura che esprime emozioni e stati d’animo. E le emozioni, come avrete capito, sono il mio nutrimento.

    La Danza inoltre è un mezzo per raccontare storie, incarna la bellezza attraverso passi eleganti e armoniosi. E sopra ogni cosa la danza esprime l’amore: l’amore per sé stessi, per un’altra persona, per la vita, per i sogni e i desideri.

    Inseguendo i miei sono diventata una ballerina professionista, ma non di Danza Classica, nonostante il mio istinto sia “classico”: evidentemente in questo stile, il ruolo che il destino aveva in serbo per me era un altro.

    Dal palcoscenico sono infatti progressivamente passata alla sala, dapprima con il modern jazz e poi con il classico, scoprendo nell’insegnamento una gratificazione diversa, ma altrettanto forte: trasmettere ai miei allievi le emozioni che provo mentre danzo e arricchirmi delle loro.

    Insegnare danza ai bambini ti riempie di gioia, aprono i loro occhioni alla scoperta di passi nuovi da imparare, alla musica, al movimento del corpo e alla sperimentazione.

    Nicoletta - Olos: il piacere di insegnare danza

    Insegnare danza ai ragazzi è invece come diventare anche un po’ psicologa: sono curiosi nello scoprire, ma fanno fatica ad esprimere i sentimenti, ad aprirsi, a lasciarsi andare. Il percorso è lento ma dà comunque ottimi risultati se si continua. Sono convinta che i giovani vadano spronati sempre, ognuno nella sua unicità, e accompagnati quando intraprendono strade nuove.

    Infine insegnare danza classica no under40 è un piacere condiviso: Donne mature con esperienze di vita diverse, con un passato di danza o zero esperienza; Donne fragili che, però si rimettono in gioco in un ambiente sereno e protetto, senza nessun giudizio, dà vita ad un confronto positivo con le altre compagne e permette di vivere insieme la stessa passione, migliorandosi e guardando la vita da un altro punto di vista.

    Nicoletta - Olos: io e la danza

    Ci sarebbero infinite parole per descrivere quello che una Donna over40 prova dopo una lezione di Danza Classica NoUnder40, ma possono essere racchiuse in un concetto: si entra in sala a testa alta e si esce consapevoli che quell’atteggiamento parte dalla postura, ma coinvolge tutto il nostro essere a 360°.

    Ho scelto di collaborare al progetto di Danza Classica NoUnder40 ideato da Alina Quintana perché è un metodo semplice ed efficace, con esercizi mirati per la nostra età e per un corpo che è maturo, ma ha ancora un grande potenziale. Nel tempo a cambiare non saranno solo l’elasticità, la postura e l’equilibrio, ma soprattutto la mentalità: basta solo ricominciare e tutto poi viene da sé.

    Potersi lasciare andare e farsi trasportare dalla musica e dal proprio istinto è bellissimo. Ed è solo l’inizio…

  • amo la natura
    Approfondimenti

    Io e la naturopatia: amo la natura e gli animali sono da sempre i miei alleati

    il mio amore per gli animali

    Amare un animale vuol dire lasciarci stupire.

    Gli animali hanno dei “super poteri”, sono empatici, hanno la capacità di entrare in sintonia con il nostro stato emotivo e di offrirci conforto. La loro nobiltà e bontà non hanno limiti. E sono indubbiamente i migliori terapisti per molti di noi.

    Esiste nella nostra anima, una parte riservata ad amare un animale, alla possibilità di godere del suo amore incondizionato e dei suoi insegnamenti. Si potrebbe dire che finché non si ama un animale, una parte dell’anima è dormiente.

    Il mondo vegetale è simile?

    Entrambi figli della Natura, animali e vegetali appartengono a due regni diversi.

    I vegetali, a differenza degli animali, sono stanziali, ma non sono inermi perché hanno imparato a rispondere alle minacce, alle sollecitazioni e alle alterazioni biochimiche.

    La fondamentale differenza tra animali e piante ha dunque a che fare con la mobilità o la sua assenza

    “le piante hanno preso la decisione di rimanere radicate nel terreno senza avere la possibilità di muoversi, diversa l’evoluzione degli animali che hanno scelto di andare in giro alla ricerca di soluzioni migliori per trovare il cibo necessario, o ancora andare a vivere in un luogo dove il clima è migliore”

    dice il botanico e saggista Stefano Mancuso1.

    Gli animali, come l’uomo, hanno trovato le soluzioni che semplificano la vita grazie a una ricerca itinerante, mentre le piante prendono il nutrimento là dove sono radicate, usufruendo semplicemente dall’energia del sole.

    Essere radicati rappresenta una diversa concezione di vivere e affrontare le sfide della vita, mentre

    “gli animali risolvono i loro problemi attraverso il movimento. Per esempio, noi ci spostiamo per trovare condizioni di vita migliori, come avviene per tutte le altre specie animali, che si muovono per comunicare, per trovare un partner e, soprattutto, per evitare i problemi”

    le piante nel corso della loro evoluzione, hanno messo a punto un sistema interessante e complesso che consente loro di risolvere le necessità nell’immobilità:

    “le piante sono i veri organismi che risolvono i problemi ed è questo che le rende così appassionanti”

    Come dicevo prima, i vegetali sono stanziali, ma tutt’altro che inermi: rispondono alle minacce, alle sollecitazioni del caldo, del freddo, della ricerca d’acqua e alle alterazioni biochimiche con una dinamicità incredibile perché trovano la soluzione negli elementi che hanno a disposizione, senza possedere quello che noi chiamiamo sistema nervoso.

    Inoltre le piante verdi, fornite cioè di clorofilla, hanno la capacità di trasformare le sostanze inorganiche in materia organica vivente, la stessa che insieme all’acqua dà nutrimento agli animali: la loro vita, la nostra vita è dunque legata a quella delle piante.

    Leggendo queste poche righe comprenderete che è per me stato impossibile non appassionarmi alla naturopatia e alle infinite strade che questa medicina naturale mi ha offerto e mi offrirà.

    Molto peso hanno avuto anche i motivi personali, grazie ai quali ho intrapreso questo nuovo percorso della mia vita e imparato che la salute non è la semplice assenza di malattia, ma è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale.

    La medicina olistica si rivolge agli aspetti corporei, mentali e spirituali coinvolgendo il tutto, in greco “olos”, di coloro che cercano benessere.

    Perché dunque non fare questo percorso insieme, considerando la salute come uno stato positivo e non solo come un’assenza di malattia e guardando “la malattia”, in qualsiasi forma essa sia, come un segnale, un “campanello” che ci avvisa che abbiamo sbagliato qualcosa?

    Cerchiamo di proteggere il nostro organismo in un ambiente equilibrato e coltiviamo un terreno sano in cui la forza di guarigione “la vis medicatrix” possa manifestarsi pienamente.

    Il mio obiettivo non è farvi cambiare idea sulla vostra visione e sull’approccio di vita. Mi fa solo piacere raccontare e condividere con chi lo vorrà, informazioni nuove, idee diverse e metodi alternativi per una cura che parte dall’interiorità e arriva al corpo.

    Perché lo faccio? Perché non c’è cosa più bella che dedicare il proprio tempo e la propria passione alla felicità altrui… e alla mia!

    Nicoletta Moras creatrice di Olos blog di naturopatia e approccio olistico al benessere

    1. Botanico e saggista italiano Stefano Mancuso insegna arboricoltura generale e etologia vegetale all’Università di Firenze. Vi consiglio il suo libro “Verde Brillante”. ↩︎
  • Approfondimenti

    I vantaggi della Naturopatia

    Nel corpo è presente una forza vitale dotata di intelligenza che, a fronte di una data situazione, tende a reagire sempre al meglio nell’interesse della persona: a questo è dovuto il processo di guarigione.

    Attingendo a fitoterapia, aromaterapia, medicina tradizionale cinese, feng shui, iridologia, psicosomatica, riflessologia plantare integrata, yoga e altre tecniche, la naturopatia attiva questa forza di guarigione, la vis medicatix, riportando un ambiente equilibrato, un terreno sano, nell’organismo .